26 maggio 2017

Dalla Patagonia


CARISSIMI,
Come avrete notato, al compiersi dei miei 50 anni di professione Religiosa, i miei appuntamenti mensili si stanno diradando nel tempo.
I compiti pastorali sono RADDOPPIATI e il tempo per me e per gli amici è sempre MENO però mi metto con impegno a MOLTIPLICARE il ricordo nella preghiera per non SOTTRARREnessuno nel mio raggio di azione apostolica.
Vedete che, uno dei campi di maggior impegno è il lavoro amministrativo, per fortuna lo DIVIDO con una bravissima Ragioniera che sa destreggiarsi molto bene nel campo economico.
A parte ogni similitudine, ho vissuto la viglilia della grande solennità Mariana di Maria Ausiliatrice con due commemorazioni “di famiglia”.
La prima: proprio il 23 ha compiuto 40 anni il mio primo nipote DANIELE! Nato ai primi Vespri di questa bella solennità Mariana!
E la seconda, come potete immaginare, è il ricordo della grande BASILICA di MARIA AUSILIATRICE in Torino. Sicuramente nel cuore di ogni Figlia di Maria Ausiliatrice, è custodito un Grande ricordo pensando alla Madonna di Don Bosco e l’ accompagnamento che la Vergine ha in ogni cuore e in ciascuna opera a Lei dedicata. La nostra Scuola è intitolata a Lei ed è festa speciale per tutti gli alunni, alunne, famiglia salesiana che gravitano attorno all’opera. Inizieremo la giornata con la Messa solenne, la Consacrazione di tutti gli alunni e alunne del quinto anno che affronteranno la maturità. Poi, un momento di festa e la cioccolata!
È tipico della Patagonia terminare le feste con bevande calde... Il freddo si fa sentire e si avverte maggiormente dopo un autunno eccezionalmente mite!
E in questo tempo il problema maggiore l’abbiamo avuto nella Cattedrale: si è bloccato il sistema di riscaldamento e quindi tutte le Messe e i momenti celebrativi si svolgono nella residenza del Vescovo. Una cappella magnifica, con mosaici che pongono in risalto l’Ausiliatrice, don Bosco, Madre Mazzarello. È un ricordo vivo dei primi missionari salesiani che in Patagonia hanno seminato Vangelo e speranza in una terra veramente ostile e inclemente, fino al momento che non vennero scoperte le risorse naturali...
E proprio in questa cappella ho condiviso un triduo di Adorazione per chiedere al Signore il grande dono della PACE... nel mondo, nelle famiglie e anche nella nostra Patria!
Numerose famiglie erano presenti, ma una soprattutto mi da dato nell’occhio:
una bimbetta in età di Scuola Materna: custodiva tra le mani un orsetto di peluche che accudiva “devotamente”. Bimba veramente autonoma, accanto alla mamma e al papà, e mentre la comunità iniziava la preghiera con il segno della Croce lei pure si segnava alla perfezione e poi con una zampina dell’orsetto segnava un gran segno anche sul pupazzo... Al momento della proclamazione della Parola di Dio, si è messa ben seduta e in ascolto... e l’orsetto altrettanto! E così tutto il tempo dell’adorazione fino alla benedizione finale. Uno spettacolo vederla e per nulla distratta dal mondo circostante.
Altro momento sui generis capitò all’oratorio di Don Bosco nel grande salone dei pompieri in San Benito. Quando l’educatrice Maria José si è messa a dialogare con i ragazzi e le ragazze della Risurrezione di Gesù e del significato della vita nuova che Gesù ha assunto dopo la morte, Antonella (9 anni) sottolinea con gran entusiasmo: “E sì, perchè nel progetto del Padre, Gesù doveva morire e solo quando abbandonerà la sua X (echis in spagnolo) il mondo sarà salvato per sempre!” Imperterriti tutti ad ascoltare questa grande esposizione... quasi teologica...
E per San Benito vi annuncio che va alle stampe il 50° Notiziario che mensilemte scrivo per le famiglie e che distribuiamo in ben 44 negozi con le missionarie che mi aiutano. Io guido l’auto percorrendo strade che in questo tempo sono orribili per il fango e per le buche causate dall’acqua che non viene assorbita da questa terra che è particolarmente argillosa. Ma tutto viene compiuto con generosità e tanto amore alla gente. E siamo giunti alla 50ma consegna...
Vi saluto con molto affetto e mentre vi accingete a vivere l’estate, noi ci accontentiamo di un inverno con meraviglie sempre nuove.
Alla prossima
Con affetto sempre nuovo prego e vi abbraccio.
E voi ricordatevi di pregare per la Patagonia e per i missionari e le missionarie che vogliono seminare la parola di Dio nel cuore di tutti.

Sr. Paola feliz FMA

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