19 maggio 2014

50 anni del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso

Compie oggi 50 anni il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, istituito il 19 maggio del 1964 da Papa Paolo VI, nello spirito del Concilio Vaticano II, quale frutto particolare della dichiarazione Nostra Aetate. Per celebrare l’evento si terrà nel pomeriggio una conferenza pubblica a Roma, presso la Sala San Pio X in Via dell’Ospedale 1, presieduta dal cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del dicastero vaticano. Stamani il cardinale Gianfranco Ravasi ha presieduto una Messa in San Pietro per l'occasione. All’omelia il cardinale Tauran ha sottolineato che “assieme ai seguaci delle religioni monoteiste” i cristiani hanno “il dovere di ricordare a tutti che siamo creature”. La celebrazione, ha proseguito il porporato, costituisce “un’occasione per interrogarsi se siamo partner credibili del dialogo” e “riconoscere che un dialogo sincero con persone che non condividono la nostra fede ci aiuta a crescere nella nostra vita spirituale”.
Il servizio di Roberta Gisotti.

“Nessun pellegrino, per lontano che sia, religiosamente e geograficamente, il Paese donde viene, sarà più del tutto forestiero in questa Roma, fedele ancor oggi al programma storico che la fede cattolica le conserva di patria communis”. Cosi Papa Montini annunciando, mezzo secolo fa, la nascita del Segretariato per i non-Cristiani, “allo scopo di promuovere la mutua comprensione, il rispetto e la collaborazione fra cattolici e seguaci di altre tradizioni religiose”, escluse le relazioni tra cristiani ed ebrei di competenza della Commissione per i rapporti religiosi con l’Ebraismo. Nel 1988, il nuovo nome di Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, arricchito nel suo mandato dagli insegnamenti dell’Enciclica Redemptoris Mater di Giovanni Paolo II. Si approfondisce la dimensione del dialogo che implica “il parlare e l’ascoltare, il dare ed il ricevere, per il mutuo sviluppo ed arricchimento.” “Un dialogo che è testimonianza della propria fede ma, nello stesso tempo, un’apertura verso quella degli altri. Non è un tradimento della missione della Chiesa, e neppure un nuovo metodo di conversione alla Cristianità”. Dialogo condotto principalmente attraverso le Chiese locali, e scambi di visite a Roma e all’estero tra personale del Consiglio e rappresentanti di altre religioni, nonché la promozione e l’organizzazione di eventi e la pubblicazione di documenti, opuscoli e libri. “La collaborazione interreligiosa – sottolineava 20 anni dopo Benedetto XVI in occasione della X Assemblea Plenaria del Consiglio – offre opportunità di esprimere gli ideali più elevati di ogni tradizione religiosa”, contribuendo “a edificare ponti di comprensione al di là dei confini religiosi”. Ma Papa Ratzinger raccomandava “discernimento di fronte alla grande proliferazione di incontri interreligiosi” e “la necessità di una buona formazione per quanti promuovono il dialogo interreligioso”. “Non si possono vivere legami veri con Dio ignorando gli altri”, ha affermato Papa Francesco ricevendo lo scorso anno il Corpo Diplomatico. “Per questo – ha aggiunto - è importante intensificare il dialogo fra le varie religioni”. Nell’incontro celebrativo del 50mo di fondazione sarà distribuito, oggi, frutto di laboriosa gestazione, il documento “Dialogo nella verità e carità. Orientamenti pastorali per il dialogo interreligioso”.



Nessun commento:

Posta un commento