14 luglio 2011

Carissime sorelle,

siamo invitate ad ampliare lo sguardo del cuore per cogliere, in questo momento della storia, le sfide, le risorse e difficoltà che il mondo ci presenta.
Se guardiamo attorno a noi, non possiamo non vedere, non accorgerci di una moltitudine di gente bisognosa di pane, di salute, di cultura, del necessario per vivere… una moltitudine bisognosa di valori che vanno oltre la materialità, bisognosa di fede e di speranza, bisognosa di Dio!
Come Istituto nato dal cuore missionario di Don Bosco e di Madre Mazzarello, nel CG XXII ci siamo sfidate a vivere quattro cammini di conversione.
Facciamo ora memoria di alcuni dei nostri impegni per continuare a crescere nell’entusiasmo della nostra vocazione e missione:

- Perseverare nell’impegno di essere discepole missionarie della Parola. (Atti CG XXII n. 37)

- Riscoprire l’audacia missionaria del da mihi animas, superando il rischio che la gestione delle opere soffochi la forza del carisma. (Atti CG XXII n. 38)

Annunciare Gesù alle giovani e ai giovani e accompagnarli all’incontro con la sua persona, all’impegno apostolico e alla scoperta del progetto di Dio sulla loro vita. (Atti CG XXII n. 39)

- Consolidare la mentalità di rete valorizzando la ricchezza dell’interculturalità e dell’internazionalità che caratterizzano il nostro Istituto. (Atti CG XXII n. 40)

- Continuare a dare risposta al fenomeno della mobilità umana privilegiando l’educazione e la formazione, soprattutto di bambine/i, donne e giovani immigrati, e promuovendo il dialogo interculturale e interreligioso. (Atti CG XXII n. 40)

- Creare le condizioni per costituire comunità interculturali ed essere sempre più disponibili ai cambi di ambiente e anche di Ispettoria, sia dove è più forte il fenomeno migratorio, sia nella missione ad gentes. (Atti CG XXII n. 40)

Come FMA, non possiamo ignorare le nuove frontiere della missione, che oggi più che mai vanno oltre a quella geografica. Siamo missionarie per natura e per carisma! La nostra vita parla per se stessa. Il nostro messaggio è sempre l’Amore gratuito, fedele e preveniente di Dio.
Chiamate a vivere e attuare in questo momento della storia, abbracciamo con passione missionaria la causa dei più poveri. Vogliamo essere donne di ospitalità e di accoglienza, donne di speranza e di gioia, che portano la Buona Notizia del Vangelo a chi ci sta accanto, a chi non ha voce, a chi è dimenticato, a chi vive nella solitudine e nella sofferenza, soprattutto “ai lontani”. Vogliamo allargare i nostri orizzonti, vedere più in là per sensibilizzarci con l’umanità che cammina, che cerca e non trova: lavoro, pace o un posto per vivere. Vogliamo essere donne consacrate che fanno del mondo la propria casa, che lo portano in cuore, che sono solidale di fatto, che guardano oltre il confine della propria città, del quartiere, dell’opera dove si attua.
Lasciamoci interpellare dal bisogno di crescere nel dialogo di vita e d’inculturazione, di apertura della mente e di accoglienza fraterna.
«Possa il mondo del nostro tempo, che cerca ora nell'angoscia, ora nella speranza, ricevere la Buona Novella non da evangelizzatori tristi e scoraggiati, impazienti e ansiosi, ma da ministri del Vangelo, la cui vita irradii fervore, che abbiano per primi ricevuto in loro la gioia del Cristo, e accettino di mettere in gioco la propria vita affinché il Regno sia annunziato.» (EN n. 80)
Il Signore, Dio della Speranza, vi conceda pace, gioia e vi benedica.
Con affetto di sorella, un forte abbraccio e vi assicuro la mia preghiera. 

Sr. Alaide Deretti
Consigliera per le Missioni

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