30 giugno 2011

ASIA/PAKISTAN - Paul Bhatti: "Mio fratello Shabhaz ucciso da Al Qaeda: indagini finalmente sulla pista giusta"


Islamabad (Agenzia Fides) - "Le indagini sull'omicidio di mio fratello Shabhaz sono, finalmente, sulla pista giusta: è opera di talebani e di fanataci islamici. Ora aspettiamo la cattura degli esecutori del delitto, che sono a Dubai. Il Ministro dell'Interno, Rehman Malik, ha annunciato un mandato di cattura internazionale": è quanto dichiara a Fides Paul Bhatti, fratello del compianto ministro cattolico Shabhaz Bhatti, e attualmente Consigliere speciale del Primo Ministro per gli Affari delle minoranze religiose. In un colloquio con Fides, Paul Bhatti ha commentato i risultati dell'inchiesta del governo pakistano sui colpevoli dell'assassinio. La Commissione di inchiesta predisposta dal Ministro dell'Interno ha reso noto che, secondo le indagini effettuate, a organizzare l'omicidio è stata la "Brigata 313" di Al Qaeda, conosciuta come "armata fantasma" e guidata dal leader talebano pakistano Ilyas Kashmiri. Secondo il rapporto della Commissione, il gruppo ha incaricato un comandante dei talebani della provincia del Punjab, Asmatullah Mawaia, di eliminare il ministro, e il piano è stato poi eseguito da elementi del gruppo estremista "Tehrik-e-Islami", insieme con una fazione del gruppo "Ghazi Force a Islamabad".
Paul Bhatti afferma a Fides: "Dopo depistaggi e tentativi di derubricare l'omicidio a frutto di inimicizie personali, gettando fango su mio fratello, la verità sta emergendo: eravamo convinti che fosse stato ucciso per il suo impegno, per la difesa dei diritti umani, dei diritti dei cristiani, per la coraggiosa denuncia contro la legge sulla blasfemia. Ora le indagini ci danno ragione. Ne auspichiamo un rapida conclusione, con la cattura degli esecutori materiali del crimine. Sarebbe un buon segno per la salute dello stato di diritto in Pakistan". "Nel rispetto del memoria di mio fratello - conclude - continueremo la sua opera e la sua missione, lavorando per la tutela delle minoranze religiose su tutto il territorio nazionale".
La "Brigata 313" è l'organizzazione militare di Al Qaeda in Pakistan ed è responsabile di numerosi attentati. Contiene al suo interno gruppi talebani e gruppi jihadisti islamici di varia estrazione come: "Laskhar-e-Jhangvi", "Harkat-ul-Jihad-al-Islami", "Lashkar-e-Taiba", "Jaish-e-Mohammed", "Jundallah" ed altri. Secondo alcuni analisti la brigata avrebbe infiltrati nell'esercito e nei servizi di intelligence pakistani. (PA)

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