4 marzo 2011

Cattolici ed ebrei dalla parte delle minoranze religiose discriminate. Dichiarazione congiunta del XXI Comitato internazionale di collegamento cattolico-ebraico


ROMA, giovedì, 3 marzo 2011 (ZENIT.org).- Dal 27 febbraio al 2 marzo si è svolto a Parigi il XXI incontro del Comitato internazionale di collegamento ebraico-cattolico (Ilc) sul tema “Quarant’anni di dialogo — riflessioni e prospettive future”.
Al termine dei lavori, il Comitato ha rilasciato una dichiarazione congiunta nella quale viene evidenziato il rapporto positivo iniziato con il Concilio Vaticano II e con la promulgazione della Nostra aetate nel 1965.
In particolare, i partecipanti hanno riconosciuto che quanto sta succedendo in Nord Africa e Medio Oriente è il segno di una esigenza di libertà da parte delle nuovi generazioni di quelle aree.
Quindi, hanno espresso profonda tristezza per i ripetuti atti di violenza o di terrorismo “nel nome di Dio”, inclusi gli attacchi sempre più frequenti contro i cristiani e gli appelli alla distruzione dello Stato di Israele.
La Conferenza ha deplorato qualsiasi atto di violenza perpetrato nel nome della religione, definendolo una corruzione della vera natura della relazione con Dio.
I partecipanti all’evento, conclude la nota, si sono impegnati a proseguire il lavoro per un futuro di pace nella regione del Medio Oriente, ribadendo l’importanza delle buone relazioni tra cristiani ed ebrei ad ogni livello e in ogni situazione.

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